sabato 17 novembre 2012

In the practice of tolerance, one's enemy is the best teacher.

Diciamo che se mai avessi dei nemici, non potrebbero che ridere e godere del mio status quo.
Almeno qualcuno si starebbe divertendo.

sabato 3 novembre 2012

"No turning back", that's almost as bad as "Nothing could possibly go wrong", or "This is gonna be the best Christmas Walford's ever had!"

Di recente su lamebook ho letto lo status di un ragazzo a cui ne succedevano di ogni invocare il karma e chiedergli a chi mai avesse potuto fare un torto così grande in questa vita, in modo da cercare questa persona e offrirle un abbraccio e un cookie.
Ecco, io a questa persona offro anche una cena di pesce, basta che la smetta, grazie.

venerdì 31 agosto 2012

If I remain then I'm to blame

Il tempo di andare al mare, il tempo di abbronzarmi, il tempo di incasinar-mi, il tempo di perdere 3 kg, il tempo di riflettere.
Una vita non basta, figuriamoci un'estate.




I don't mind how quick the seasons change.
You know to me they's every one the same.
The sweetest sunshine drips the drain.
Death's comin', I'm still runnin'.

mercoledì 11 luglio 2012

We’ve tried it a variety of ways, I’ve not slept in about 4 days.

Frequentando assiduamente negozi nell'ultimo periodo causa costante ascesa delle mie attività di shopping (con qualcosa bisognerà pur compensare) sono giunta a una conclusione:
sono single perché (dopo il fatto di non essere gnocca ma di avere comunque standard elevati) sono diversa dalle altre. 
Ogni weekend mi devo sorbire l'aria stanca, annoiata, disperata dei vari fidanzati, mariti, un po' più che trombamici, impegnati nell'attività di reggi tendina dei camerini.
A me non passerebbe manco per l'anticamera del cervello di portarmi l'uomo a far compere.
Ho quindi pensato di scrivere una lista di 10 cose che, nel caso qualche folle decidesse di iniziare un rapporto con la sottoscritta, mi impegnerei a osservare con costanza, dedizione, serietà.
1. Lo shopping per lei. Lo shopping è un'attività da svolgersi con le amiche o la mamma. Le eccezioni sono consentite ma devono essere rare e di breve durata. Al massimo andiamo al centro commerciale assieme per risparmiare benzina e ci diamo appuntamento a una certa ora per pranzare assieme e mostrarci i reciproci acquisti. Via libera invece alla frequentazione di coppia dei negozi di elettronica. 
2. Lo shopping per lui. No. Anche perché partiamo dal presupposto che io non mi potrei mai invaghire, mai, per uno che si veste di merda o indossa profumi di merda. 
3. Non romperei mai le palle per i film da vedere. Se proprio ho voglia di guardarmi una commedia romantica, me la guardo da sola. Se lui ha voglia di vedersi qualcosa che a me non piace, ci sono gli amici. E comunque, amo Tarantino e Kubrik, quindi il problema non si pone.
4. Nessuna dedica di canzoni dei Modà, o dei Negramaro o di Jovanotti. Mi fanno tutti cagare. Ma no, non ci pensate neanche, quelle di Vasco Rossi mica sono canzoni. Tutt'al più potrei dedicare gli AC/DC o Elio e le Storie Tese. Le citazioni di Fabio Volo sono incluse nel bando.
5. Uscite serali. Vuole fare serata con gli amici? Yeah, io faccio serata con le mie amiche. Poi magari ci incontreremo ubriachi e limoneremo selvaggiamente in mezzo alla folla.
6. Non sono una persona gelosa, quindi okay alle amiche di sesso femminile e etero, anche quando più fighe di me. 
7. I videogame sono dalla sottoscritta accettati e benvoluti.
8. Anche le partite di calcio e lo sport in genere.
9. Niente "amore, mi trovi grassa?". So benissimo di non essere magra, è già difficile cercare di far mentire lo specchio ogni mattina.
10. Ah. Banditi gli appellativi amo, amore, amò (al massimo può chiamarmi stronza nell'intimità), bandite le foto su Facebook di baci - a meno che non siano fighissime o ironicissime.

D'altronde se la scritta sulla Body Tonic mi promette un interno braccia più rassodato in 7 giorni, non vedo perché io non potrei fare queste 10 promesse per un'eventualità ipotetica.

Bonus punto 11: non ho mai mal di testa.

lunedì 9 luglio 2012

That's what friends are for #4

"Come va con la schiena?"
"Sembro uscita dal set di un film con Rocco..."
"Beh, allora rimani sul vago..."
"Ah, dici che potrebbe scapparci la reputazione?"

mercoledì 13 giugno 2012

If happy ever afters did exist

Riassunto delle ultime settimane:
- lavoro
- long island
- faith in humanity lost
- faith in humanity restored

Riassunto delle prime partite del campionato europeo:
M: "carino sto spagnolo..."
A: "ma per favore!"
M+B: "ma se è uguale a [inserire nome di recente cotta di A]"
A: "che errori di valutazione..."

A: "a me piace questo portoghese..."
B: "ma se è uguale a [inserire nome di persona insopportabile]"
A: "cheee?"
B: "deve essere la disperazione..."

martedì 22 maggio 2012

And you're looking pretty suspicious and probably planning a heist

Il fatto che continuino a spezzarmisi le sigarette è un chiaro segno che

- sono rincoglionita
  specie se tengo la sigaretta nella stessa mano con la quale sto chiudendo la borsa, rivolta verso l'interno del palmo (fortunatamente spenta)
- sono sfigata
  specie se apro il pacchetto nuovo e la prima sigaretta che estraggo è spezzata


Tra le opzioni non si contempla un possibile segnale che è ora che smetta di fumare.

lunedì 14 maggio 2012

If you don't create change, change will create you

Io, che sono sempre stata contro il patriottismo.
Io, che ho sempre mandato a quel paese chi si azzardava a farmi un complimento galante.
Io, che non ho mai simpatizzato per le forze armate.

Io, che è bastato un weekend.

martedì 8 maggio 2012

You'll never live like common people, you'll never do what common people do

Taglio 30 centimetri di capelli, mi vedo diversissimissimissima, nessuno si accorge di niente, passano 2 mesi, faccio pace con il fatto che in realtà sono ugualissimissimissima e forse per l'estate, chissà, potrei anche farmeli accorciare ancora un pochino, e nel giro di una settimana 4 persone mi dicono toh, guarda, hai tagliato i capelli, quasi non ti riconoscevo.

domenica 6 maggio 2012

You make me completely miserable

Ma che senso ha la nuova trasmissione di Rai Uno, "È stato solo un flirt?"
Sabato sera, >3 unità di superalcolici a piacere, un cellulare.
Non c'è mica bisogno di scomodare la Clerici.

Ps. Ma è proprio così trascurabile, oppure davvero nessuno si è ancora accorto di questo?

sabato 5 maggio 2012

That's what friends are for #3

L: "ieri mi hanno telefonato per un sondaggio sui giovani"
B: "ah, e quando hai detto quanti anni hai ti hanno buttato giù?"

mercoledì 2 maggio 2012

Round my hometown, memories are fresh

Ascoltando Adele, pensavo che a volte i veri sbagli sono quelli che non si fanno.
E, comunque, le cose migliori sono sempre quelle che finiscono peggio.
Stasera penso al meglio, stasera penso alla ricetta della pozione perfetta, e allora nel calderone ci butterei il vuoto allo stomaco che mi procurava quel sorriso, il vuoto allo stomaco del colpo di fulmine per eccellenza, l'incastro preciso delle braccia, l'incastro preciso delle emozioni, dei cervelli, l'affinità fisica che sfociava in violenza, l'affinità elettiva che accendeva le gote di rosso.
Non ho più voglia di sbagliare, ma voglio sicuramente fare degli sbagli.

giovedì 26 aprile 2012

Then someone falls in love and someone's beaten up

Pur non essendoci limite al peggio, oggi una sorta di limite c'è
stato.

So che è stato un colpo di fulmine, e so anche che i miei colpi di fulmine si trasformano facilmente in ossessioni, ma io giuro che ci ho riflettuto su parecchio, e posso quindi decretare con (quasi) certezza che questa è in assoluto la canzone che avrei voluto mettere in musica, scrivere e interpretare.

Shadows settle on the place, that you left.
Our minds are troubled by the emptiness.
Destroy the middle, it's a waste of time.
From the perfect start to the finish line.

And if you're still breathing, you're the lucky ones.
'Cause most of us are heaving through corrupted lungs.
Setting fire to our insides for fun
Collecting names of the lovers that went wrong
The lovers that went wrong.

We are the reckless,
We are the wild youth
Chasing visions of our futures
One day we'll reveal the truth
That one will die before he gets there.

And if you're still bleeding, you're the lucky ones.
'Cause most of our feelings, they are dead and they are gone.
We're setting fire to our insides for fun.
Collecting pictures from the flood that wrecked our home,
It was a flood that wrecked this...

... and you caused it...
... and you caused it...
... and you caused it...

Well I've lost it all, I'm just a silhouette,
A lifeless face that you'll soon forget,
My eyes are damp from the words you left,
Ringing in my head, when you broke my chest.
Ringing in my head, when you broke my chest.

And if you're in love, then you are the lucky one,
'Cause most of us are bitter over someone.
Setting fire to our insides for fun,
To distract our hearts from ever missing them.
But I'm forever missing him.

And you caused it,
And you caused it,
And you caused it

lunedì 23 aprile 2012

Mirror, mirror on the wall, who's the fairest of them all?


 Essence batte Lancôme, Dior, Chanel, Helena Rubenstein, L'Oréal, Rimmel, Maybelline. Kiko, piegaciglia classico, piegaciglia elettrico, permanente e tinta delle ciglia 1000 a 0.

venerdì 20 aprile 2012

Now and then it seems that life is just too much


Complice il sistema immunitario del cazzo che mi ritrovo che mi ha costretta a fare vita da pensionata, ho ripreso un tot di libri che avevo abbandonato, compreso questo, con il segnalibro fermo più o meno alla pagina 73.
Quanto tempo sarà passato? Perché l'ho abbandonato proprio lì? - mi sono chiesta
Per puro caso qualche giorno fà ho ritrovato lo scontrino di quando acquistai questo libro - si parla di anni, e si parla di quel periodo là, e ho capito perché l'avevo comprato e forse anche perché l'avevo abbandonato. Sì, forse dovrei iniziare a buttare via gli scontrini, ma poi mi precluderei sorprese come questa.
Pensavo di aver chiuso con la chick-lit*, e invece lacrime spontanee sono scese mentre leggevo il finale (diabetico).
Avrò anche i capelli corti alle spalle, un armadio zeppo di roba fashion, l'armadietto dei trucchi che scoppia di cosmetici impronunciabili la cui vera utilità rimane oscura e un tot di scarpe da fighetta - tutta roba che in quel periodo là mica pensavo mi avrebbe mai avuta, eppure.

*Prima che pensiate male, sono fan della chick-lit da tempi non sospetti - niente Sophie Kinsella ma solo ed esclusivamente libri di autrici inglesi semi sconosciute dalla copertina/retrocopertina invitanti. Per la precisione, dai tempi delle escursioni in libreria di questo post qua. 
E comunque il mio scrittore preferito resta sempre colui sul quale si basò la mia tesi di laurea triennale, che non definirei proprio l'ultimo dei cazzoni, e nemmeno donna.

giovedì 12 aprile 2012

Never ever

Ce l'abbiamo tutti, l'amico/a che, a ogni nuova o ennesima disastrosa esperienza di vita dice
"è stato\a il\la ... più brutto\a della mia vita"

Io sono quella del "è stata l'influenza più brutta della mia vita".

lunedì 9 aprile 2012

And isn't it ironic?

Resisto a una settimana di
- germi in casa
- germi 8 ore in aula @effincorsodiformazione
- ritmi sonno/veglia sfanculati
- caffè in quantità
- mensa scolastica e pasti fuori casa
- caldo/freddo/freddo/caldo
Rientro in ufficio, dormo regolare, mangio di nuovo sano, bevo due caffè al giorno, indosso la maglietta di Superman come pigiama e mi prendo la tonsillite.

domenica 1 aprile 2012

Won’t stop to surrender

E allora ci ho dato un taglio, e allora via quelle punte di capelli lunghi solo a metà, via quelle scarpe mezze rovinate di mezzi ricordi e mezzo passato, o dentro o fuori - e allora mi sa che stavolta mi chiamo fuori.

mercoledì 21 marzo 2012

And if you wanna come back it's alright it's alright it's alright if you wanna come back

Pensavo di essermi aggiudicata senza troppi sforzi il ruolo di pazza del quartiere mentre tornavo a casa a piedi canticchiando senza alcun pudore.
Finché non ho incrociato un ragazzo in bici con cuffie di Dr. Dre che rappava ad alta voce manco fosse ad una jam.

domenica 18 marzo 2012

Calling Back


Era l'estate dei miei 16 anni, arrivavo dall'inverno del bacio alla cotta più duratura della mia vita (per quella più devastante sarebbero passati quasi 10 anni).
La mia migliore amica dell'epoca era L. Io e L. passavamo un mucchio di tempo a ridere, crederci invincibili e fare le pazze pazze, come quando ci ubriacammo di Cuba Libre prima dell'allenamento di pallavolo in cui sarebbero state selezionate le nuove giocatrici della squadra di seconda divisione.
Da qualche anno passavo le vacanze estive sui monti trentini, ospite dei nonni di L. Quell'estate, prima di partire, mi ero convinta di essermi presa una sbandata per uno del paese con cui avevo flirtato l'anno prima. Solo anni dopo avrei capito che quella sensazione che lì per lì avrei definito come un sentimento puro, nella realtà non erano altro che ormoni misti all'autoconvinzione che stai puntando chi ti piace davvero, mica quello carino che sembra contraccambiare.
Anche se devo ammettere che circa due anni fa mi imbattei nel suo profilo Facebook e forse forse non era solo autoconvinzione.
Pochi giorni prima di partire per la montagna con L., passai una settimana a Rimini con i miei. Per mesi avevo continuato a dire che volevo il piercing al naso, e i miei, permissivi come solo i genitori di una figlia ribelle esclusivamente nell'animo sanno essere, mi accompagnarono da un orefice di Viale Regina Elena. Erano convinti che una volta visto l'ago me la sarei fatta sotto e avrei rinunciato.
Invece mi feci sparare quel brutto brillantino blu nella narice destra.
Leggevo molto e ascoltavo molto punk; ogni pomeriggio, mentre i miei facevano la pennichella post pranzo, uscivo a farmi una passeggiata, fumarmi un paio di sigarette di nascosto, passare in libreria e in edicola per romanzi e punkmagazine, quello con il cd allegato. Ricordo ancora la colonna sonora di quei giorni. Mi fermavo in un parco con una grande fontana, quando c'era un po' di vento piccole goccioline d'acqua fresca mi colpivano. Quel parco era una goduria per passare un paio d'ore in compagnia di una buona lettura. Spesso, durante quei pomeriggi seduta sulla solita panchina, venivo importunata dai soggetti più disparati.
La signora con disgrazie famigliari da fare invidia ai Kennedy, l'anziano che mi diceva in continuazione quanto fosse bello fare all'amore (che lì per lì ci risi su parecchio. Ora mi viene la pelle d'oca, come un po' tutte le volte che ripenso a episodi passati e capisco quanto la giovinezza sia principalmente incoscienza), il gruppo di ragazzi truzzi che volevano convincermi ad andare in spiaggia con loro e in discoteca la sera e che incenerii con lo sguardo alla loro ignoranza nei confronti di Sid Vicious (ne stavo leggendo la biografia).
Mai una volta che si fermasse quel tipo carino sullo skate, eh.
Durante una di quelle escursioni in solitaria, feci una tappa in più, e mi fermai presso un negozio di piercing. Comprai una stellina e un anellino d'argento. I miei non mi avrebbero permesso di mettere l'anellino, ma io odiavo l'idea di indossare il brillantino.
Quando partii con L. per il trentino, rimpiazzai in fretta e furia la stellina con l'anello. Almeno durante la vacanza, suvvia.
La sera in cui facemmo il nostro ingresso nel solito bar e rincontrammo tutti, M., che era un po' l'amico che avrei voluto sempre con me, mi si avvicinò, si soffermò sul piercing e, scostandomi i capelli dietro le orecchie disse: "beh, ma sei diventata una di quelle ragazze con tutte le orecchie bucate… ah, no!" 
Gli unici buchi che trovò, erano quelli ai lobi fatti a 8 anni per il compleanno.
L'1 non è più la prima cifra delle candeline sulla torta di compleanno, L. è fuori dalla mia vita da un pezzo - nonostante qualcuno stupidamente sia convinto del contrario, in quel paese disperso tra le montagne trentine non ci metto piede da circa 10 anni, non ho mai più visto nessuno di quei ragazzi del bar, la cotta più duratura della mia vita - se dovessi raccontarla- userei l'imperfetto e il passato remoto.

Qualche giorno fa mi è improvvisamente ritornato alla mente l'episodio di M. che mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio convinto di trovarci almeno 10 orecchini, e ho capito perché non riesco ancora a pensionare l'anellino d'argento.

giovedì 15 marzo 2012

The sun is up I'm so happy I could scream!



Come quando sono uscita dall'alimentari con 4 Stella Artois.
Come quando ho preso a pugni il letto.
Come quando ero seduta nella sala fumatori.
Come quando ho camminato verso casa con le lacrime agli occhi.

Reagisco in maniera strana di fronte alla felicità

martedì 13 marzo 2012

And sun, sun, sun - so, what the hell

È arrivata la primavera e finalmente posso dedicarmi a una delle mie attività preferite.
Indossare occhiali da sole e rimuginare sul passato.

sabato 3 marzo 2012

That's what friends are for #2

"dai, vieni su Skype che ti faccio vedere i capelli con la cam!"
"oddio, somigli a... a... a..."
(Scarlett Johansson? Shakira? Dai, su, dillo!)
"... CLIO MAKEUP!"

venerdì 2 marzo 2012

Ieri la mamma ti ha ricordato, a cena, di quanto ti divertiva quella canzone, e oggi sarebbe stato il tuo novantesimo compleanno.
Tanti auguri nonno, spero che Lucio Dalla ti stia cantando "Attenti al lupo" in questo momento.

lunedì 27 febbraio 2012

It's too bad that stupidity isn't painful.

Sono riuscita a fare shopping londinese pur senza andare a Londra.
Per questo ringrazio l'amica A. che prima di partire mi ha chiesto se volessi qualcosa e io l'ho invasa di link di roba varia che volevo e lei, invece di mandarmi giustamente a cagare, se ne è tornata con buona parte di ciò che le avevo chiesto - e si è anche dispiaciuta per non essersi impegnata da Topshop sabato pomeriggio (sabato pomeriggio nel Topshop di Oxford Street è una pena che forse non avrei inflitto nemmeno a me stessa).
Il problema è che sabato pomeriggio sono andata in centro e mi sono dimenticata ho ignorato il fatto che a breve mi sarebbero arrivati vestiti e accessori da London Town per una cifra tra le 1.50 e le 100 sterline e ho fatto di nuovo shopping.
L'unica soluzione è tapparmi in casa, come mi sono costretta a fare il sabato precedente.

Comunque tutto sommato va tutto bene, finché ho un guardaroba che inizia a rispecchiare la mia età anagrafica e allo stesso tempo tengo botta ai concerti freak e alle esplosioni di revival adolescenziali, finché aprendo il portafogli il lunedì mattina faccio spallucce anche se il suo contenuto pare essere evaporato stato sputtanato durante le varie tappe al bancone del bar e finché riesco a dare risposte esaustive, diplomatiche e sarcastiche mascherate da cortesi ben sapendo che il destinatario di tali risposte non è dotato dell'intelligenza necessaria per comprendere il vero spirito del messaggio:
Quando dico che certe persone sono stupide, non le sto insultando - le sto descrivendo.




sabato 25 febbraio 2012

I'd leave my rage to the sea and the sun

Stamattina mi sono svegliata con l'immagine di me seduta al tavolo della cucina che digito a caso sulla tastiera del Mac, con a fianco un Frappuccino di Starbuck's.
Tra l'altro, il Frappuccino nemmeno mi piace particolarmente, e credo anche di aver promesso a qualche entità superiore che non l'avrei bevuto mai più - dopo essermi scampata quello che temevo si sarebbe manifestato in cagotto in seguito ad averne sorseggiato uno in un un freddo giorno di dicembre camminando per Oxford Street.

Quindi al momento sto affondando il cucchiaio nel barattolo della Nutella sorseggiando caffellatte freddo e ascoltando cantautrici indie folk mentre il disordine in cui riversa questa casa continua a ricordarmi che è necessario che io alzi il culo da questa sedia, preferibilmente nei prossimi 2 minuti.

Oggi pomeriggio vado a comprare un contorno occhi antirughe perché da circa una settimana a questa parte ho scoperto con orrore che le zampe di gallina hanno preso dimora sul mio volto e di smettere di sorridere à la Victoria Beckham non ho alcuna intenzione; mentre raggiungerò il centro cercherò di capire cosa fare per camuffare i capelli bianchi. Insomma, inizio ad avere problemi da gioventù decadente e la cosa non mi piace per niente ma guardiamo il positivo, spacciarmi per una milf 35enne diventa sempre più semplice.

Vaneggiamenti di cui sopra a parte, una cosa seria c'è, è iniziato il countdown, sembra essere vero che a breve mi libererò di metà?due terzi? di queste 5/6 decine di centimetri di capelli. I prossimi 7 giorni saranno morbosi.

sabato 18 febbraio 2012

The human animal has evolved as a preeminently social animal.

Era da talmente tanto che non uscivo di venerdì sera che oggi il mio corpo si rifiuta di credere che sia sabato e non mi lascia togliere il pigiama.

martedì 14 febbraio 2012

I hate you so much it makes me sick - it even makes me rhyme

Io, l'amica B. e la nostra acidità avevamo indetto il "premio vomito a San Valentino" per lo status più melenso della giornata, ma i nostri contatti Facebook non si sono scatenati come speravamo e stasera saranno troppo impegnati a copulare - o litigare per poi copulare, o guardare la Champions per poi litigare per poi copulare.
Che noia.

lunedì 13 febbraio 2012

What happens if you fall in love? - Well, you don't believe that, do you? - It's love. It's not Santa Claus.

Sarà che domani è San Valentino e io inconsciamente sono una lobotomizzata con la sindrome di Bridget Jones che sogna la cenetta romantica, un regalo, delle rose (in effetti mi piacerebbe proprio scroccare un 50 € di cena sushi e champagne, ricevere un bracciale di Tiffany nuovo e/o un paio di Aviator montatura dorata, delle rose Loacker da fagocitare nei momenti di crisi).
Sarà che non ho nemmeno una cotta tardo adolescenziale che mi faccia comprare una Moleskine da imbrattare come una Smemoranda con citazioni degli Smiths e da Jack Frusciante è uscito dal gruppo o che mi faccia sproloquiare e piangere, piangere e sproloquiare il sabato sera ubriaca di cocktail e vino, que sera sera forever will be, will be.
Comunque, stamattina, nella fase rem pre-sveglia, ho sognato che mi facevo il piercing alla lingua e poi, e poi rincontravo lui, colui che negli anni ho imparato a considerare l'uomo della mia vita (non l'amore, perché di lui non sono mai stata innamorata e perché se mai mi sono innamorata di qualcuno, è stato sempre di teste di cazzo per cui provavo una repulsione talmente forte che finivo per innamorarmici. Io non ho mai voluto bene alle mie cotte, né le ho mai considerate delle belle persone, mi sono sempre state in culo).
Vabbè, insomma, c'è stato un abbraccio bellissimo, struggente, nessuna parola.
Mi sono svegliata con gli occhi lucidi e una brutta sensazione di vuoto.

Ma domani è un altro giorno e, sogni permettendo, domani mattina mi sveglierò e il mio primo pensiero sarà "roses are red, violets are blue, fuck you, jerk!"




domenica 12 febbraio 2012

All are ways for her to not feel her feelings.

Come l'alcolizzato che ha bevuto solo un bicchiere di rosso (una bottiglia), il giocatore d'azzardo che ha perso solo 50 euro (5.000).
Io ho comprato solo un paio di cose con questi saldi (più di 20), meno di 50 euro a sabato (più di 100).

sabato 11 febbraio 2012

That's what friends are for

"a me ieri mi stava prendendo di un male! Amico B. raccontava cosa vuole fare per sorpresa alla M. per San Valentino... io già gli parlavo con la bocca piena di cioccolata!"

sabato 4 febbraio 2012

I want to be a guy, but I want to wear a lot of makeup.

Se i pensieri primari dell'uomo si concentrano principalmente su cibo e sesso, i miei in questo periodo sono tutti dedicati ai cosmetici.

Sono settimane che il mio shopping settimanale prevede almeno una tappa in profumeria, e sono giorni che mi sveglio ricordando di aver sognato di essere stata in una profumeria e aver fatto grandi spese.*
E sono mesi che il miei discorsi più articolati sono a. la raggiunta consapevolezza che forse il blush rosa non mi dona particolarmente e dovrei puntare su uno aranciato e  b. una profonda analisi psicologica sui motivi per cui non stia andando dalla parrucchiera**
La colpa dev'essere del fatto che ho combinato molto lavoro alla visione di un nuovo telefilm - ovvero il mio unico svago settimanale prima di crollare sul divano -, le cui protagoniste sono troppo gnocche e stilose e io mi metterei ogni sera un'ora in ginocchio sui ceci per 5 mesi per essere come lei.



*bellissimo, avere esclusivamente pensieri di questo tipo. Ora capisco i fashion blogger.
**6 mesi e 10 cm.  6 mesi senza tinta (ma che, davero?) e 10 cm di ricrescita biondo scura. Shit.

domenica 29 gennaio 2012

Stop acting as life was a rehearsal.

Ciao, vecchi blog di splinder.
Ciao capelli neri, ciao frangetta, ciao capelli platino, ciao capelli bicolor, ciao capelli corti, ciao capelli scuri, ciao capelli a caschetto, ciao capelli biondi, ciao capelli lunghi.
Ciao strani inizi dell'università, ciao brutto 2005, ciao splendido erasmus, ciao malinconico post-erasmus, ciao brutta estate 2008, ciao bello e infame 2009, ciao alcolico 2010, ciao 2011, ciao.


giovedì 26 gennaio 2012

Sei giorni per pubblicare questo.
#nonaveremancoiltempodirespirarenonèsolounmododidire.

venerdì 20 gennaio 2012

All I want is a little peace and quiet

I miei pensieri oggi usavano un tono talmente alto che quando la gente al lavoro mi parlava leggevo il labiale, un po' come quando hai le cuffiette dell'ipod e non hai la prontezza (o la voglia) di toglierle.
Le mia abilità di interprete di labiale purtroppo lasciano parecchio a desiderare - ho dato risposte a casaccio a domande banalissime complicando conversazione e forse anche reputazione lavorativa (insomma, probabilmente verrò considerata una rincoglionita dall'intera azienda).
Ho poi rischiato di lasciare il cellulare sul lavandino del bagno dell'ufficio e il caricabatterie sulla scrivania per tutto il weekend.
Settimana 3 dell'anno 2012, hai bruciato più neuroni tu dei precedenti 13 anni di social drinking.

giovedì 12 gennaio 2012

I'm sexy and I (don't) know it

Siccome non sono bella, e penso che il mio lato migliore sia il lato c (il cervello), e sono convinta che possa piacere, sì, ma di sicuro non sono quella che fa girare gli uomini per strada (quelli che fischiano anche ai bidoni dell'immondizia non contano) mi sorprende un po' che nell'arco di un mese due amici di amiche abbiano espresso il desiderio di conoscermi dopo avermi vista in foto.
A pensarci bene, c'avrei una lista di papabili frequentatori che ho fatto scappare dopo avermi conosciuta.
A questo punto il mio cervello non dev'essere poi sto granché.
E devo anche essere tremendamente fotogenica.

martedì 10 gennaio 2012

Inno alla gioia

Mentre inserivo il primo biglietto strappato di una si spera lunga serie di concerti dell'anno 2012 nell'apposito porta cartoline/biglietti appeso al muro di camera mia, pensavo che il 2011, oltre ad avermi fatto riacquistare quel minimo di equilibrio mentale per una sopravvivenza serena e a volte persino felice e divertente, è stato l'anno delle prime volte.
I primi 365 giorni senza tagliare i capelli, la prima reflex, il primo mac, il primo smartphone, il primo vero contratto di lavoro, il primo assegno cambiato, la prima esperienza di possedere due gatti, il primo piumino, i Foo Fighters, il Musée d'Orsay, Le Paradis du Fruit (ma che mi ero persa le altre volte a Parigi!), i Subsonica...
Poi ci sono le costanti, i miei genitori, la mia famiglia, le mie micie, le mie amiche idiote, i miei amici idioti, il mio profumo (basta sbandate per Chloé del caso), il mio ambiente di lavoro, il mio conto in banca, l'ipod, i miei libri, la mia libreria itunes, il mio abbonamento a Vanity e Wired, le serie tv, l'eyeliner, la cipria invisibile, il fard rosa, le profumerie, l'acqua ossigenata, la mia super piastra, i calzini pesanti, le calze 50 denari, la macchinetta del caffè, 9gag, gli Art Brut, la colonna sonora di 500 days of summer, il bracciale di Tiffany, il mio armadio, la mia scarpiera, Yamamay, il prosecco, il Montenegro, la pizza (...to be continued...)
Insomma, oggi penso positivo - superficialmente, ma pur sempre positivo - e mi sembrava bello dirlo.

domenica 8 gennaio 2012

Good week(end)

Me ne stavo quasi pentendo, di aver fatto firmare il biglietto.
Sfatiamo questo mito, prendere ferie durante il periodo natalizio non è fantastico solo per 
- genitori con figli in età scolare
- quelli che vanno a farsi 2 settimane dall'altra parte del mondo, al caldo 
- quelli che vanno a farsi 2 settimane di bevutedibombardino - ehm, sciate
è bello anche per chi ha il 99% delle amiche studentesse.

Ho amato molto:
- svegliarmi alle 10 ogni mattina e saltare la colazione* 
- passare intere giornate in pigiama
- potermi preparare con calma prima di cene/serate/aperitivi invece di correre trafelata post-lavoro con il trucco sbavato e lo stress da 8-9-10 ore di lavoro
- vedere le serie tv già la mattina dopo la prima tv USA

Insomma, sono state delle ferie bellissime, in qualche modo necessarie, e divertenti.
E' ritornato il meglio di 2 anni fa.
Il peggio di 2 anni fa lo incrocio e basta, per fortuna.

Ciao cazzeggio, ci ribecchiamo durante il weekend, aspettami.



*il pasto più inutile della giornata





giovedì 5 gennaio 2012

#cosepercuivalelapenavivere

Cappuccio ben calato, ipod nelle orecchie, pioggerellina e prosecco nelle vene.

You're not nineteen forever

Cara commessa che avrai al massimo 5 anni meno di me, cosa ti induce a dare del lei alla sottoscritta che ti appare davanti in jeans di Tally Weijl, Nike da finta tamarra*, che ha passato 20 minuti a provare qualsiasi cagata della Essence, e le cui ciglia denotano un'evidente inesperienza nell'applicazione del mascara?
Sappi che c'è mancato un attimo e entravo nella profumeria da sciura lì accanto a comprare un antirughe da 100 euro minimo.



*(perdonatemi, fu una sbandata di qualche anno fa, quando tutt'ad un tratto mi venne in mente che in 20+ anni non avevo mai posseduto un paio di Nike e volli rimediare, ma sono comode e più calde degli stivali che ho comprato lo scorso ottobre convinta che sarebbero stati la soluzione ai pezzi di ghiaccio che mi ritrovo nel periodo novembre-marzo al posto dei piedi. Gli UGG non mi avranno mai, metto le mani avanti prima che qualcuna me li proponga. Piuttosto le Timberland, così posso davvero considerarmi tamarra.)

mercoledì 4 gennaio 2012

The past is a foreign country; they do things differently there.

Avevo in mente di pubblicare una top 10 dei post del blog che fu, ma Paolo Fox e Marco Pesatori continuano a dirmi di smetterla di vivere nel passato.
Che poi, a pensarci bene, mica ero tutto sto granché quel passato.

martedì 3 gennaio 2012

Either that or a scented candle

Il penultimo giorno del duemilaeundici, in preda all'eccitazione per la prospettiva di una settimana di ferie/dolce farnulla intervallato da ore di smanettamento con il Macbook Pro e altre attività culturali come shopping, parrucchiere (se trovo il coraggio), spupazzamento delle gatte, stalking su Facebook, gossip con le amiche, aperitivi lunghi, sessioni di make up ecc. ecc. (sì, metterò anche in ordine la mia stanza e sbrigherò un paio di pratiche burocratiche che mi trascino da tempo, ma fate finta di non aver letto la parentesi e continuate ad avere di me l'immagine di una quasi trentenne in quasi carriera ancora in grado di godersi le gioie del cazzeggio come ai tempi dell'università) ho guardato One Day.
Il film è tratto da uno dei miei libri preferiti, e questo potrebbe bastare per giungere alla conclusione che il film mi ha fatto schifo. E invece no. Forse il fatto che David Nicholls, l'autore del romanzo, abbia scritto la sceneggiatura è uno dei motivi per il quale il film non è risultato la solita ciofeca romantica hollywoodiana, ma è davvero un ottimo film anche se a tratti ho avuto l'impressione che se non avessi letto il libro certi passaggi non mi sarebbero stati chiari. Jim Sturgess è uno degli attori più talentuosi e affascinanti del momento, Anne Hathaway, oltre ad essere bellissima, per l'ennesima volta, in barba alle mie titubanze, ha confermato di essere un'ottima attrice con un accento inglese credibile. 
Il mattino seguente, ancora in lacrime per la visione del film di cui sopra, ho deciso invece di guardare The Inbetweeners e ho continuato a lacrimare, ma dalle risate. Ho scoperto con orrore che il film uscirà in questi giorni anche nel nostro Bel Paese con il titolo di "Finalmente Maggiorenni". I titolisti etilici colpiscono ancora a quanto pare. Comunque, essendo una grande fan della serie lo consiglio caldamente, vi prego di evitare di considerarlo un successore made in UK dei vari American Pie e se vi è possibile guardatelo in lingua originale ché nel solo trailer italiano ho beccato almeno due traduzioni a cazzo. 
Il primo dell'anno duemilaedodici, dopo aver essermi risvegliata dal pisolino pomeridiano (di tre ore) ho guardato Midnight in Paris. Piacevole, divertente, e poi Parigi, ah, Parigi.

Ora il vero dramma è che non ho la più pallida idea di come concludere questo post.

lunedì 2 gennaio 2012

Video killed the radio star, the internet killed all the rest

Ma voi ci pensate mai al fatto che fino a qualche anno fa attendevamo di connetterci con il modem 56k per raccontare online quello che ci succedeva offline, mentre ora nemmeno ci degniamo di spegnere il router ed è già tanto se ci ritagliamo quella mezz'ora per raccontarci dal vivo quello che succede in rete?


So here we are again

Ho fatto progressi perché per la prima volta, nonostante i litri di prosecco, non ho fatto la patetica a Capodanno.
Nemmeno una lacrimuccia alcolica.
E' veramente l'anno dell'apocalisse.