sabato 29 ottobre 2011

Now, I think you're just remembering the good stuff. Next time you look back, I, uh, I really think you should look again.

Stamattina (cioè, oggi) ho aperto gli occhi e mi sono risvegliata dal sonno notturno (mattutino) ma anche da tutto il resto.
5 minuti di apnea, e poi il respiro è tornato regolare, come un neonato che riempie i polmoni di ossigeno per la prima volta e guadagna il primo tassello verso l'autonomia.
Dire determinate cose ad alta voce, e sputarle come un boccone che era andato di traverso. E ricominciare a respirare.

martedì 25 ottobre 2011

Yesterday was yesterday, and todays didn't get much better than this

Guardavo il fumo uscire dalla mia bocca e svanire nel buio del tardo pomeriggio, e pensavo che sarebbe stato bello se anche certi pensieri fossero usciti dalla mia testa per svanire in quel buio.
Non ero riuscita a trattenere un verso di stizza nei confronti di me stessa, e quel verso era riecheggiato nel fondo della strada, assieme al rumore della pioggia, delle mie scarpe.
Crediamo che l'esperienza, quella serie di eventi che ci fanno crescere e a volte anche maturare, sia qualcosa di razionale, ma io sono convinta che si basi principalmente sulle sensazioni.
Déjà-vu.
Più tardi avrei fatto scorrere l'acqua della doccia, avrei guardato il fumo del vapore, e le goccioline.
I miei pensieri, li avrei fatti scivolare assieme a quelle goccioline, via razionalità, sciò.

martedì 18 ottobre 2011

Why do we have to half kill ourselves just to prove we're alive?

Trovare affinità nei protagonisti di Jersey Shore, e in particolare in Snookie, è inquietante, oltre che vergognoso.
Dovrebbero mostrare certi episodi alle riunioni degli alcolisti anonimi, certe scene mi fanno venir voglia di bere succo di frutta per il resto dei miei giorni.
O fino al prossimo week end - grazie al cielo va in onda il lunedì.

domenica 16 ottobre 2011

Who's that casting devious stares in my direction

365 giorni fa, un taglio di capelli serio, il cuore spappolato.
365 giorni dopo, i capelli più incasinati della storia, il cuore più o meno ricomposto.

365 giorni fa avevo ancora speranza, ma nonostante tutto non la scambierei con le risate di 365 giorni dopo.
Non puoi permetterti di rischiare di far cadere di nuovo il vaso di cristallo, quando sai quant'è difficile rimettere assieme i cocci.

mercoledì 5 ottobre 2011

Bring me tea... Bring me coffee!

Appena arrivata in azienda, non ordinai la chiavetta per il caffè per una questione scaramantica.
Poi, una volta assicurata una mia presenza per un periodo abbastanza lungo, mi venne un mal di stomaco cronico e fui costretta a limitare i caffè giornalieri. Impiegai mesi per capire che questo era causato da un'intolleranza alla teina dovuta a un abuso di tè nero qualità breakfast.
Nel frattempo fui assunta, ma non feci la chiavetta perché mi ricordai della dipendenza da caffeina durante gli anni dell'università e alla fine due caffè al giorno sono una quantità più che ragionevole.

Poi mi scocciai di scroccare la chiavetta ai colleghi ogni qualvolta avessi voglia di prendere anche solo una bottiglia d'acqua.

Oggi, con un tasso di caffè che si aggira sui >4, mi aggiro per casa come una tossica della stazione Termini chiedendo ogni sera ai miei genitori: che ce l'hai una monetina?

domenica 2 ottobre 2011

Su-su-su sugar town

Mentre mangiavo una crêpes con marmellata di lamponi pensavo che forse sarebbe tutto più facile se mi piacessero davvero i dolci.
Non c'è nulla di poetico nell'affogare le proprie frustrazioni in un panino farcito con prosciutto e maionese, mentre i film ci insegnano che affondare il cucchiaio in una confezione da 1 kg di gelato, magari con 'All by myself' di sottofondo, ha il suo perché.

Quando un mese fa cantavo a squarciagola assieme a Matt 'this is no Bridget Jones', ero incredibilmente seria.